La prima confessione

La prima confessione è un momento che non tutti possono dire di ricordare, forse perché è passato troppo tempo forse perché l’esperienza non è stata molto significativa. I bambini che faranno la comunione quest’anno invece la ricorderanno come un momento unico, anzi come una festa unica: arrivare davanti alla chiesa in bicicletta, un palloncino bianco in mano e il desiderio di vivere un momento speciale sarebbe già stato bello. Invece quello che aspettava genitori e bambini era ancora di più. Una bicicletta davanti all’altare mostrava la metafora della riflessione toccante che sarebbe seguita e che avrebbe accompagnato la prima confessione. Quando si va incontro a Dio non si può che mettersi in sella e pedalare più velocemente che si può anche se si possono incontrare salite faticose e poi discese inaspettate. C’è il timore di non farcela ma poi la gioia della riuscita. L’importante è partire, ma farlo insieme ha tutto un altro gusto!
Negli occhi di noi genitori si poteva leggere l’emozione di vedere i propri figli per la prima volta accostarsi al sacerdote per la confessione, così come nello sguardo dei bambini e delle bambine leggere la soddisfazione e la gioia di aver fatto quel passo, quella pedalata che alleggerisce l’animo.
La fine di questa esperienza è stato in realtà un inizio: pedalare intorno al quartiere per portare la felicità di essere in cammino anche agli altri e sentirsi parte di quel gruppo festante che ogni giorno pedala nella chiesa di Dio che è il mondo, è stato entusiasmante. Quando infine si son fatti volare i palloncini, il cielo per un attimo ha brillato di un bianco allegro e vibrante tra la felicità di tutti i bambini e le bambine che porteranno nel gesto non solo un ricordo ma un’appartenenza al viaggio che si sta percorrendo.