Festa dei nonni – 2 ottobre 2022

Per molti stare accanto ai nonni fa parte della quotidianità: sono i nonni a portare loro, i nipotini, a scuola o ad andarli a prendere, a preparare il pranzo, ad aiutare nei compiti e ad accompagnarli alle attività pomeridiane… forse un po’ più “strano” è stato vederli seduti, poco distanti, in chiesa.
Domenica 2 ottobre, Festa dei nonni, è stata una domenica speciale che i bambini della prima Comunione, hanno celebrato anche durante la messa delle Famiglie.
I comunicandi sono entrati in Chiesa accompagnati oltre che dai genitori dai nonni chiamati così ad essere festeggiati, ma anche a diventare protagonisti di uno dei momenti più importanti del cammino di Fede dei loro nipotini.
In chiesa i bambini erano seduti un po’ distanti dai nonni, ma gli sguardi di intesa che si sono intrecciati tra le panche raccontavano tutto quello che c’è dietro un rapporto che va oltre l’Amore (perché quello, i nonni, manco riescono a spiegarlo tanto è grande) ….di complicità incondizionata prima di tutto.
“Signore, ti voglio parlare dei miei nonni. I miei nonni hanno l’argento sui capelli,l’oro nei denti, il piombo nelle gambe,e tanto amore in cuore. I miei nonni sono proprio dei simpaticoni,anche se qualche volta sono un po’ brontoloni. O Signore, dà loro una bella sera piena di luce calma e tanta pace…”
A salutare i nonni all’inizio della funzione, i versi di questa preghiera, prima che don Igor li invitasse, insieme ai nipotini (ma anche a mamme e papà), ad accompagnarlo all’altare in una simbolica ed emozionate piccola processione, che si è snodata composta e con i volti concentrati per l’emozione, fino ai piedi dell’altare, dove è stata consegnata una copia del testo della poesia e dove è stata impartita la benedizione.
Poi è iniziata la messa con una omelia incentrata sul rapporto che lega due generazioni, lontane per età, ma tanto vicine, con un invito ai nonni ad essere presenti nella vita dei nipoti fisicamente e spiritualmente.
Toccanti le preghiere scritte e recitate da alcuni bambini, che sono stati capaci di racchiudere in poche parole, la semplicità straordinaria che compone un legame unico.
“Fa’ che siano come quei fiori che al tramonto mandan più profumo e come gli alberi che in autunno lascian trasparire più cielo. Soprattutto, Signore, dà loro sempre tanta dolcezza perché mai mi manchi la loro carezza!”
I versi finali della poesia-preghiera dei nonni, che hanno chiuso la messa, prima della benedizione finale e del canto di saluto intonato dai piccoli del coro.
L’emozione si è sciolta sul sagrato della Chiesa Cristo Redentore, dove i bambini sono tornati a correre e i nonni a richiamarli perché facessero meno rumore!