Una giornata per le famiglie e con le famiglie domenica 15 gennaio 2023 nella parrocchia di Moie

Una giornata per le famiglie e con le famiglie domenica 15 gennaio nella parrocchia di Moie. Alla santa Messa delle 10 in chiesa Cristo Redentore, animata nel canto dai gruppi di catechismo, hanno preso parte tante famiglie con i loro figli, alcuni dei quali hanno fatto servizio all’altare come ministranti. Il parroco don Igor ha dato a tutti il benvenuto ed ha incoraggiato a mettersi in ascolto di Gesù e ad accogliere le sue sorprese. Spiegando il vangelo di Giovanni (Gv 1,29-34) che testimoniò Gesù come l’agnello di Dio, il parroco ha detto che «per avvicinarci al mistero di Gesù dobbiamo avere a cuore la formazione nella fede e non fermarci al catechismo dell’adolescenza. Non basta aver conosciuto una volta Gesù ma va sperimentata la sua presenza nella vita di ogni giorno perché è l’unico che può entrare nel profondo di noi stessi e delle nostre fragilità. Avere un dialogo incessante con Gesù è come andare a una scuola, a un luogo di cura e aiuta a costruire relazioni buone con se stessi e con gli altri. Invocando “Gesù, abbi pietà di me”, gli chiediamo misericordia e pace di cui abbiamo un grande bisogno per vincere le continue tentazioni e ombre della nostra vita».
Alle 11 circa, la maggior parte dei presenti alla celebrazione si è divisa in due gruppi. I bambini e le bambine si sono ritrovati in piazza don Minzoni per i giochi e l’animazione proposta dalle ragazze del gruppo Scout di Moie, il Fuoco “Stelle sulla Terra”. Gli adulti, nel salone parrocchiale, hanno ascoltato la conversazione di Ezio Aceti, esperto in psicologia dell’età evolutiva, già conosciuto dalla maggior parte dei presenti nelle altre occasioni in cui è stato a Maiolati e a Moie. Il relatore è stato introdotto da Paolo Perticaroli che ha evidenziato il cammino proposto dal gruppo Famiglie ed ha anticipato la data del prossimo incontro, il 19 marzo, con sr Anna Maria Vissani.
Aceti lavora da tanti anni nell’ambito educativo, è esperto in psicologia dell’età evolutiva ed ha iniziato l’incontro ricordando la filosofa francese Simone Weil e la dottoressa marchigiana Montessori per evidenziare l’importanza dell’ascolto reciproco. Ai tanti presenti ha detto: «Voi vivete in una terra dove è nata una donna straordinaria a livello pedagogico ma poco conosciuta e capita dalla Chiesa: era Maria Montessori che solo il papa Paolo VI valorizzò pienamente. Lei diceva che per amare bene qualcuno, dobbiamo pensare di avere un bimbo appena nato vicino e con lui saremo attenti e ci riserveremo uno spazio di ascolto pieno. Per questo motivo siamo insieme, per compiere un atto di amore, ripercorrendo le motivazioni della propria storia familiare e conoscendo come si sviluppa il bambino perché solo così potremo sperimentare la bellezza del crescere».