Moie: la tradizione di Santa Croce
La tradizione vuole che il giorno di san Pietro Martire, con una celebrazione venivano benedetti i ramoscelli di ulivo da mettere sulle croci piantate il 3 maggio. A Moie si rammenta che il giorno del 29 aprile, dopo la Santa Messa del mattino, sul piazzale della monumentale Abbazia di Santa Maria, il sacerdote ero solito benedire i ramoscelli di ulivo che i fedeli portavano da casa per poi essere messi sulle croci . I contadini nei giorni prima della festa, preparavano le croci di canna, alcuni le decoravano con “cannucce” che poi infilavano nei ramoscelli di ulivo e queste erano solite rimanere fino al raccolto. Le croci messe nei campi di grano venivano addobbate con le spighe, successivamente poste in cima al barcone sull’aia. Secondo l’antica usanza il contadino, a digiuno, all’alba del 3 maggio si recava in campagna per mettere la canna con il ramoscello d’ulivo benedetto e dopo averla posizionata si segnava con il segno della croce. Lo scopo di questo rituale era quello di invocare la protezione divina sulle colture contro i danni dei temporali e della grandine. Il rito religioso è legato alle manifestazioni di festa per il ritrovamento della Santa Croce di Gesù restituita nel 628 d.C. all’imperatore Eraclio da parte dei Persiani. Questa festa da tempo è stata stabilita il 14 settembre (esaltazione della Santa Croce) dalla riforma del Missale Romanum ad opera di Giovanni XXIII nel 1960/1962, ma per la tradizione popolare il giorno di Santa Croce è rimasto il 3 maggio.
Daniele Guerro
3 maggio 2021
